Il primo approccio alla mindfulness (bambini e principianti)

Immaginate di avere una piccola mappa sempre con voi, in tasca, pronta all’uso, per aiutare noi genitori ad orientarci nel momento presente ed  aiutare i nostri bambini a stare sereni,  calmi e attenti. 

È o non è una vera mappa del tesoro? 

In questo articolo voglio darvi qualche consiglio per aiutare i vostri bambini dai 3 ai 5 anni ad approcciare la mindfulness, ma in verità, se per voi è il primo approccio, sono consigli utili per tutte le età evolutive e non solo (anche per voi genitori).

1° consiglio : Utilizzare i 5 sensi

Impariamo a fare esperienza attraverso i 5 sensi, noi e i nostri bambini, nel qui ed ora, nel momento presente, facendo attenzione a noi stessi, a loro e all’ambiente, e rispondendo alle loro domande ogni volta che ne pongono una.

E’ importante quindi mettere via il cellulare mentre trascorriamo tempo di qualità con loro. E soprattutto, non diamo loro il cellulare mentre stanno facendo altre esperienze, come passeggiare, giocare o mangiare. 

Prendiamo la buona abitudine di non tenere la TV accesa di sottofondo mentre i bambini si stanno dedicando ad altro, questo non farebbe altro che abituarli ad un rumore di sottofondo e ad averne bisogno in futuro. Stimola negativamente i bambini a non tollerare il silenzio.

Ve lo dico con il cuore…state rovinando i vostri figli, in questo modo non gli fate del bene.

Un’idea divertente e coinvolgente per tutti è giocare al supereroe: immaginare di avere la super-vista, il super-udito, tatto, gusto, olfatto…Facciamo insieme una bella super-camminata con i super-cinque sensi!

Un altro bel gioco è prestare attenzione al suono delle campane…contiamo insieme ogni rintocco!

Anche mangiare con tutti i 5 sensi è molto importante. Indoviniamo insieme gli ingredienti e divertiamoci a descrivere ad alta voce tutte le caratteristiche di quel cibo! Approfondirò l’argomento in un altro articolo, perché merita il giusto spazio.

2° consiglio: Utilizzare un linguaggio adeguato

Ricordatevi che linguaggio e pensiero si influenzano tra loro. Il linguaggio è in continua evoluzione, ma è importante porre le basi adeguate fin dall’inizio

Utilizziamo fin da subito un linguaggio corretto, con le parole corrette delle emozioni, dei sensi , delle sensazioni fisiche, non esprimiamoci con parole sostitutive infantilizzate o storpiate. 

3° consiglio: attenzione al respiro

E’ importante imparare fin dai primi anni di vita ad avere consapevolezza del proprio respiro. Come respiro quando mi sento arrabbiato? e quando mi sento triste? Il respiro è più veloce o più lento? O forse a volte trattengo il respiro quando sono turbato?

Impariamo a percepire e ad accogliere il nostro respiro così come è, per poi imparare ad averne il controllo. È alto nel petto o basso nella pancia? Aiutiamoci con una manina sulla pancia o appoggiando un peluche quando siamo sdraiati…si alza e si abbassa quando respiriamo? é un bellissimo gioco da fare a casa o a scuola!

Aiutiamo nostri bambini a imparare ad ascoltare e descrivere il proprio corpo, per migliorare il rapporto con se stessi.

4° consiglio: Grazie

Impariamo a dire grazie e insegnamolo ai nostri bambini. Non come dovere, imposizione e formalità, ma come primo strumento per esperire la gratitudine. Semplice ma efficace. In questo modo insegniamo loro a connettere la parola ‘grazie’ con il sottostante sentimento di gratitudine per ciò che abbiamo nelle nostre vite. Possiamo farlo in qualsiasi momento e, soprattutto, possiamo partecipare anche noi alla pratica!

Provare gratitudine è il miglior antidoto rispetto alla tristezza, all’insoddisfazione e alla frustrazione.

5° consiglio: vasetto dei pensieri confusi o della mente saggia

Questa attività aiuta a trovare pace e serenità quando le emozioni intense emergono e ci fanno sentire sopraffatti. Aiuta a prendere consapevolezza del nostro mondo interiore.

Per prima cosa prendete un barattolo trasparente, magari un barattolo di vetro, e riempitelo quasi completamente con acqua. Successivamente, prendete un grande cucchiaio di colla glitterata e mettetela nel barattolo. Rimettete il ​​coperchio sul barattolo e scuotetelo per mescolare i glitter.

Questo barattolo rappresenta noi stessi, la nostra mente e il nostro corpo. I brillantini sono i nostri pensieri e le nostre emozioni.

Dita ai bambini: “Immaginate che lo scintillio del glitter sia come i vostri pensieri e le vostre emozioni quando siete stressati, arrabbiati o con un sovraccarico emotivo, anche positivo. Vedete come girano e come rendono difficile “vedere” chiaramente? Ecco perché è così facile prendere decisioni sciocche quando si prova un emozione intensa: è perché non si sta pensando in modo chiaro. Non preoccupatevi, questo è normale e succede a tutti noi (sì, anche agli adulti)”.

Mettete poi il barattolo proprio davanti ai bambini. E dite loro la seguente affermazione:

“Ora guardate cosa succede quando aspettate un po’. Continuate a guardare. Vedete come lo scintillio inizia a depositarsi e l’acqua si schiarisce? La mente funziona allo stesso modo. Quando siete calmi per un po’, anche i pensieri iniziano a calmarsi e iniziate a vedere le cose molto più chiaramente, in mente saggia”.

Questo esercizio non solo aiuta i bambini a imparare come le emozioni possano offuscare i pensieri, e viceversa, ma facilita anche la pratica della mindfulness per ritrovare la nostra centratura con la nostra mente saggia.

Tutti questi consigli, per essere trasmessi ai nostri bambini, vanno prima sperimentati direttamente dagli adulti. Come ogni abilità da insegnare, è importante farne prima esperienza diretta e sperimentarne i benefici.

Ti lascio qui un video per approfondire subito l’argomento ⬇️